Cosa vuol dire flop nel poker Texas Hold’em
È il termine utilizzato per indicare le prime tre carte scoperte (comuni a tutti i giocatori che partecipano alla partita) che vengono distribuite dal mazziere, sia nel Texas Hold’em che nell’Omaha.
Il flop rappresenta il secondo giro di puntate che avviene dopo l’esposizione di tre delle cinque carte comuni. Prima di passare a vedere la quarta carta ci sarà questo secondo giro di scommesse e se alcuni giocatori rimarranno in gioco, allora potranno vedere il turn, cioè la quarta carta.
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Quando si parla di flop ci si riferisce essenzialmente a due concetti specifici: o le tre carte scoperte sul board o al giro di puntate che iniziano dopo che il mazziere gira le tre carte. Molto spesso questo vocabolo viene usato come un verbo. Durante le cronache dei tornei in tv o nei forum online di poker sentirete spesso l’espressione “floppare”. Ad esempio “ho floppato scala” significa che le due carte personali più le carte del flop hanno già composto una scala. Oppure ho “floppato il 7” vuol dire che sul flop c’era un 7 ed una delle nostre due carte era un 7, così da aver realizzato una coppia di 7. Quindi, in definitiva il verbo floppare si riferisce alla possibilità di aver legato qualcosa tra le nostre carte e quelle del flop.
Dato che le combinazioni tra tre carte sono tantissime, si possono verificare vari tipi di flop che vengono riconosciuti e denominati a seconda della categoria di appartenenza. La maggior parte di queste tipologie vengono individuate tramite vocaboli inglesi. Ad esempio, un flop monotone è un flop in cui tutte e tre le carte hanno lo stesso seme. Naturalmente, oltre a questo tipo ne esistono numerosissimi altri.
Le tre carte che identificano il flop vengono posizionate sul tavolo contemporaneamente: se giocate in una poker room online, cioè le vedrete apparire tutte insieme e non una dopo l’altra, perché appartengono ad un blocco unico. Se invece giocate in un torneo live, allora il dealer in carne ed ossa non potrà eseguire la stessa operazione, in quanto non è un computer, ma allo stesso modo le girerà molto velocemente una dietro l’altra.
Poiché alcune volte si ha bisogno di fare riferimento a determinate carte scoperte sul board, ad esempio per fare dei ragionamenti nei vari forum su come è stata giocata una mano, allora tutte e 5 le carte comuni vengono individuate con il nome di “street”. Ad esempio, per indicare la seconda carta non si dirà la seconda carta del flop, bensì la second street (in inglese). In teoria si potrebbe anche dire, ma non è molto elegante. Per onor di cronaca, c’è comunque da dire che per altri nel Texas Hold’em la prima, seconda e terza strada non esistono, in quanto sono individuate dal flop.
Il flop probabilmente è il momento cruciale per l’esito della mano, infatti nel Texas Hold’em il giocatore arrivato sino a questo punto conosce all’incirca il 71% della sua mano e tutte le decisioni critiche verranno prese proprio in questa circostanza.
Nessuno sa con esattezza le origini che hanno dato luogo a questa terminologia. Forse deriva dal fatto che le tre carte quando vengono girate compongono un suono, ma non c’è alcuna certezza riguardo il significato inglese di questo termine.